Anno: 2002
Colore: A colori
Durata: 114
Titolo originale: El otro lado de la cama
Formato: Full screen
Produzione: Impala s.A., via digital, tele 5, telespan 2000 s.L.
Distribuzione: Bim
Da musiche: Canzone: "No se' que hacer" di coque malla
"Niente senso di colpa, niente urli e strilli alla 'Ultimo bacio'. Semmai qualche scazzottata slapstick con gli uomini che strabuzzano gli occhi come Stanlio e Olio o che frignano, a differenza delle donne, come dei bambini. La monogamia è in crisi. Alcuni film lo urlano spaventando, 'L'altro lato del letto' lo racconta con una giusta, quasi banale, serenità. E' segno di maturità. La bella Paz Vega continua a spogliarsi dopo 'Lucia y el sexo'. Grande successo di pubblico in Spagna". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 12 settembre 2003)
"Già il titolo annuncia trattarsi di una commedia, baciata in patria da un clamoroso successo, ma in realtà nient'altro che una sfacciata imitazione delle commedie francesi, compresi i siparietti musicali. A essere generosi si può anche fingere di credere che il regista Emilio Martinez-Lazaro e lo sceneggiatore David Serrano abbiano voluto rendere omaggio ai musicals americani degli anni 40/50. (...) L'epilogo è la degna conclusione di una simile stupidaggine, una sorta di bignami della commedia napoletana, con i tic e i comportamenti omologati dalla memoria cinematografica. Eppure questa torta dal gusto discutibile ha una ciliegina che ne consente la visione: la presenza della meravigliosa Paz Vega, attrice non solo attraente, ma in grado di affrontare un futuro nella massima categoria del divismo, come si è visto anche a Venezia". (Adriano De Carlo, 'Il Giornale', 12 settembre 2003)
"Bugie, inganni, gelosie, scambi di partner, fughe e inseguimenti, delusioni, amicizie tradite, comiche strategie, intrallazzi sessuali: e non si sa mai chi ci si potrebbe trovare accanto nel letto. Quasi un musical, tanto sono frequenti le esplosioni di balli e di canti di artisti spagnoli contemporanei. Lo sfondo urbano è rappresentato da una Madrid alternativa di pub, fitness club, ristoranti; in Spagna il film ha avuto notevole successo di pubblico e numerose candidature a premi nazionali, merito anche della popolarissima Paz Vega". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 12 settembre 2003)
"La commedia varia sul caos dei sentimenti mettendo in parodia i vecchi modelli hollywoodiani, operando intrecci incestuosi di genere, ricorrendo al repertorio del musical. La morale della favola (un po' inconsistente, come tutto il resto) è che l'infedeltà fa bene all'amore e che il destino ha in serbo sorprese capaci di aggiustare qualsiasi cataclisma sentimentale. Nell'epoca in cui l'amore è una merce continuamente rinegoziabile e precaria, un film del genere sarà anche di tendenza: divertirsi delle proprie sfighe, però, resta un passatempo alquanto autolesionistico". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 13 settembre 2003)
"Best seller spagnolo candidato a molti Goya, 'L'altro lato del letto' è la storia incrociata, ma non tanto sensuale e tutta finta, di un gioco delle coppie in cui però lo scambio è segreto e minato dal tarlo della gelosia. Costruita come una pochade degli equivoci sentimentali, la commedia fa uso di dialoghi machi da bar spagnolo, ha molti riferimenti non casuali ai gay, per tirare il fiato mette in scena numeri da musical tv tipo Carrà, anche nelle canzoni. E alla fine vuole convincerci, ma non è uno scoop, che è facile essere infelici in amore, figurarsi se si pretende di essere in due. Bugie, appuntamenti, fughe, incontri furtivi, coiti veloci, amicizie sempre sull' orlo del burrone, rivelazioni sulla morte di Kennedy e Marilyn, tutto in una Madrid reazionaria molto trendy, molto da bere, dove si pensa solo a quella cosa e poi, come sforzo culturale, al fitness e all' happy hour. Carini, Paz Vega ed Ernesto Alterio sono in lista di attesa per diventare nuovi sex symbol". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 13 settembre 2003)